Ora basta! Ma basta veramente! Qui c'è di mezzo la vita della gente e tutti sanno che l'Umberto I rischia di trasformarsi in una polveriera.
Stiamo parlando di Covid-19, il virus che sta cambiando la nostra vita, che sta decimando una intera generazione di anziani in tutta Italia e che sta interessando tutti gli strati della popolazione. E se l'Italia piange, la Sicilia non ride, anche se nell'isola le cose , al momento, sembrerebbero andare meglio rispetto alla Lombardia e al Veneto.
Meglio così, perché in Sicilia abbiamo sì personale sanitario di grande preparazione ed umanità oltre che di assoluta abnegazione, ma dobbiamo garantirlo, perché se si ammalano Medici e Infermieri chi ci cura?
E allora bisogna avere una capacità di organizzazione e di conoscenza del problema che nel territorio ennese non ci pare ci sia.
Allora il nostro ragionamento lo vogliamo sviluppare in modo tale che di errori pacchiani se ne verifichino il meno possibile. Dicevamo che l'Umberto I richia di essere una polveriera e che rischia di esplodere in tutta la sua violenza:
E' vero che molto del personale viene inpiegato nei percorsi Covid e nei reparti?
E' vero che gli infermieri chiedono da settimane i tamponi e che questi sono stati eseguiti per una parte tra il 25 e 26 marzo e che questo personale fino al giorno prima era regolarmente in servizio?
E' vero che alcuni di loro avendo saputo di essere positivi sono stati lasciati a casa, dopo avere lavorato per giorni a contatto con tanta gente?
E vero che al personale in servizio viene indicato un perscorso covid e poi viene impiegato regolarmente negli altri reparti?
Sono queste tutte domande che giriamo a chi di competenza sapendo bene che sanno già come stanno le cose.
Ma una domanda la vogliamo girare a tutti i sindaci della provincia.
E' vero che siete i primi responsabili della sanità nel territorio?
Cosa pensate di fare per evitare che l'intera provincia possa esplodere in un crescendo di positivi?
E' vero che il sindaco del Comune Capoluogo con i suoi colleghi, ha il potere di convocare l'assemblea dei sindaci per capire COSA e sopratutto COME fare per arginare una situazione che rischia di sfuggire di mano?
A che serve lasciare a casa per settimane tutta la popolazione se poi i punti critici ce li abbiamo dove dovremmo essere curati?
E i medici, gli infermieri, gli addetti alle pulizia, quelli alla distribuzione dei pasti come li garantiamo e cosa devono fare di più di quello che fanno?
Le fotografie in bella posa per le tante donazioni ricevute non possono nascondere la realtà delle cose.
E allora, con tanta umiltà è bene che si garantisca al massimo il personale che lavora negli ospedali, ben sapendo che le attrezzature sono quelle che sono, ma potendo contare, questo sì, su medici ed infermieri che non si stanno tirando indietro, anzi, continuano a lavorare, certi che prima o poi toccherà pure a loro, così come è avvenuto.
Non sappiamo se un centro Covid dedicato, in questo o quell'altro posto, sia la soluzione al problema.
Ma una cosa la sappiamo di certo. Se dobbiamo infettarci non vorremmo che avvenisse per la Incompetenza che incombe sulle nostre teste.
Massimo Castagna