Sono giorni di ansia, di attesa, di capire quello che ognuno di noi potrà fare e come muoversi, visto l’accentuarsi della seconda ondata del coronavirus, una pandemia che sta mettendo a dura prova tutto il mondo.
E ognuno di noi segue con apprensione i dati che giornalmente vengono sciorinati ed analizzati dai mezzi di informazione.
Accade però, che ad Enna, i numeri del Centro Operativo Comunale della Protezione Civile non coincidono con quei pochi numeri che escono dall’Asp. Da una parte di parla di decine di postivi in isolamento a casa, dall’altra parte, l’Asp, parla di due decessi e decine di ricoverati perché positivi e uno in terapia intensiva.
Due dati diametralmente opposti che mettono in confusione chi vuole sapere come stanno davvero le cose. Una domanda ovviamente sorge spontanea: ma queste due istituzioni si parlano? Si confrontano? Si scambiano dati? Oppure ognuno va per la propria strada?
Il capogruppo Pd al consiglio comunale Stefania Marino osserva: “Le dichiarazioni rese in questi ultimi giorni dal COC di Enna sulla stampa riferiscono alcune informazioni estremamente salienti sull’andamento della pandemia nel territorio comunale che si discostano da quelli comunicati dalla Azienda Sanitaria Provinciale di Enna che ha le necessarie competenze e conoscenze, sia per la raccolta e per la elaborazione dei dati sanitari, sia, soprattutto, per la formulazione delle informazioni sanitarie. Tema, questo, non semplice e che, ove trattato da differenti attori, può ingenerare facilmente un messaggio non corretto verso la popolazione. Errori, questi, che nascono dall’insufficiente o, peggio ancora, mancato raccordo dello stesso COC con la predetta ASP.”
Sarebbe opportuno anche che l’Asp, anzicchè centellinare informazioni sull’andamento epidemiologico, rendesse pubblico un report giornaliero, così come fa il Coc, in modo tale da avere una unica fonte di informazione che non può mai generare confusione o, almeno, si spera.
Tutto questo basterà a rendere credibili i numeri che ci vengono dati?
Massimo Castagna