Gli stati membri dell’Onu in occasione della Giornata Internazionale sulla disabilità hanno scelto come tema “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile” e nell’adottare l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile si sono assunti l’impegno di “non lasciare indietro nessuno” riservando particolare attenzione alle persone con disabilità. Ma per garantire questo equilibrio tra disabili e persone normodotate è necessario abbattere ogni tipo di ostacolo architettonico e culturale. Forse le barriere culturali sono le più difficili da abbattere, perché vengono dal nostro modo di essere, di agire e pensare. Obbiettivo dell’ONU per il nuovo anno sarà quello di “Ricostruire meglio: verso un mondo post COVID-19 inclusivo della disabilità, accessibile e sostenibile”. Le difficoltà venute fuori durante il COVID- 19 sono legate alla didattica a distanza e alla socializzazione, divenute oggetto di discussione proprio durante la Giornata internazionale delle persone con disabilità, infatti l’ONU, sotto questa scia d’onda, ha voluto organizzare i propri eventi. Appuntamenti che, non hanno avuto luogo solamente nella giornata del 3 dicembre, ma che si prologate per un l’intera settimana, dal 30 novembre fino al 4 dicembre 2020 in concomitanza con un altro evento importante per le persone diversamente abili, la 13a sessione della Conferenza degli Stati parte della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità. L’inclusione sociale delle persone con disabilità è stata messa in discussione da sempre. Nonostante si parli molto di integrazione a 360 gradi ancora si tenda ad emarginare le persone con disabilità; la loro inclusione sociale ha subito nuovamente una battuta di arresto lo scorso marzo proprio a causa del Coronavirus. Anche se vi è stata molta disponibilità da parte degli insegnati grazie all’introduzione della didattica a distanza che ha permesso agli alunni, non solo disabili, di non essere completamente isolati dal mondo della scuola, dai propri compagni, dai propri insegnanti, l’alunno con disabilità ha sofferto molto delle dinamiche della didattica a distanza del non avere il contatto reale con insegnanti e compagni. Sarà sicuramente una dei ricordi di questo Covid19 che gli alunni non solo con disabilità si porteranno dietro per tutta la vita, così come la Giornata Internazionale sulla disabilità resterà come l’edizione del Covid19 con tutte le sue difficoltà.
Fornaia Andrea