CulturArt

Le grotte di Chiafura a Scicli (RG)

Tweet

                

La vita dei "cavernicoli di Scicli", è esistita veramente non è un film. Intere famiglie hanno scavato nella roccia per abitare dentro il quartiere smantellato negli anni Cinquanta. Oggi è una meta turistica per siciliani ed europei che scelgono vacanze all'insegna del Barocco, del mare, delle piccole borgate e del commissario Montalbano.Parliamo delle grotte del parco della Chiafura, un sito rupestre che si trova nella parte meridionale del colle di San Matteo: un posto che trabocca di fascino e storia ma curiosissimo da visitare per il suo vissuto più recente. Ma un tempo in questi stessi ambienti naturali hanno trovato rifugio i diseredati e i reietti che si sono trovati a vivere come gli uomini primitivi vivevano nelle caverne, senza luce né acqua. Sul sito del Comune di Scicli infatti Chiafura viene descritto come "uno dei quartieri più antichi della città, con le sue centinaia di bocche nere. Le origini di Chiafura sono decisamente remote: le abitazioni risalgano - si pensa - al periodo neolitico anche se è stato scoperto che la maggior parte di esse appartenga all’età bizantina. Alla fine del Settecento è documentato che erano circa duemila le persone che abitavano lì e poche centinaia invece nella seconda metà del Novecento. Tra forni in pietra, giacigli improvvisati e utensili essenziali, sappiamo che quando le famiglie si allargavano bastava scavare ancora di più nella montagna per ricavare altre stanze: decine e decine di metri di cunicoli immersi nelle stalattiti.

PROPOSTA PROGETTUALE:

1) la casa caverna;

2) l’hotel caverna;

3) la casa albergo;

4) Il Museo.

La mia proposta nasce dall'idea di trasformare queste grotte nelle abitazioni succitate in modo da essere vissute dai turisti di ogni parte del globo trasformando le caverne come dimore turistico-ricettive di proprietà comunale o date in comodato d'uso a privati con l'impegno di assumersi l'onere dei lavori di trasformazione anche tramite finanziamenti pubblici e la gestione decennale rinnovabile. Quelle che una volta erano abitazioni di fortuna, verranno cosi trasformate in residenze e hotel di lusso, che lasciano inalterato il paesaggio esterno e giocano con le forme delle grotte per creare ambienti impossibili da trovare nel resto del mondo. La casa caverna combinerebbe la grotta con arredamenti di pregio e decorazioni signorili, perfette per il relax dei suoi inquilini, come un dottore o un’attrice. L’Hotel invece modella la grotta con forme moderne, per far vivere ai suoi ospiti un’esperienza del tutto nuova, nel rispetto della tradizione. Le stanze adibite a museo potranno essere create dalla restaurazione delle grotte, decorate con tappeti, arredi, pelli e arte proveniente dalla collezione del Comune di Scicli, o della Soprintenenza ai BB.CC.AA. di Ragusa ove potranno trovare posto al suo interno anche una sala massaggi e un giardino ornamentale con piante tipiche della macchia mediterranea. L’Hotel è l’ideale per un soggiorno lussuoso, immersi nella tradizione sicula, di cui potranno fare parte l’hammam e la SPA situate nell’albergo. Ogni camera sara' differente dalle altre secondo i tre stili predominanti: classica regale, lussuosa grezza e classica contemporanea. Infine propongo contestualmente di trasformare da parte del Comune di Scicli l'alveo del grande canale sottostante Via Aleardi in centro storico in atto vuoto e non utilizzato, in un parco urbano con prato inglese e piste ciclabili laterali con alberi sparsi per l'ombra come pini mediterranei e falso pepe oltre laghetti con ninfee e pesci per il sollazzo dei turisti e cittadini!

Fabrizio Vella