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Che fine fanno i medicinali scaduti e le pile esauste?

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Che fine fanno i medicinali scaduti e le pile esauste? Ce lo stiamo chiedendo da tempo, così come se lo chiedono molti cittadini che da un giorno all'altro hanno visto sparire i contenitori per i farmaci davanti le farmacie.

Fino a pochi giorni fa, infatti, erano presenti i raccoglitori per la raccolta dei medicinali scaduti; contenitori mal ridotti, svuotati una volta ogni tanto e, perchè no, con la presenza di sacchetti di rifiuti. La società che si occupa di raccolta differenziata, la Eco Enna Servizi, ha tolto gli indecenti raccoglitori per installarne di nuovi, a norma.

La stessa società starebbe provvedendo alla gara per l'acquisto di nuovi contenitori, a prova di bambino, che dovrebbe essere espletata in poche settimane, così come ci fanno sapere dalla società.

Una domanda nasce spontanea: ma se occorrono alcune settimane per avere i nuovi raccoglitori, non si poteva temporeggiare a togliere quelli vecchi e consentire lo smalimento dei farmaci scaduti?

Dalla Eco Enna Servizi ci fanno sapere che i vecchi raccoglitori sono stati tolti per un problema di sicurezza e che il cittadino che vuole disfarsi dei farmaci non più utilizzabili, deve recarsi presso il Centro di Raccolta Comunale per lo smaltimento. In goni caso al momento chi non sa che i medicinali in questione devono essere smaltiti al centro di raccolta, come li smaltisce? E dove finiscono?

Un altro aspetto non meno rilevante è quello che riguarda lo smaltimento delle pile esauste. Come tutti sanno la pila è a forte inquinamento perchè rilascia nell'ambiente sostanze tossiche e nocive, rientrando nella categoria dei rifiuti urbani pericolosi (RUP). Anche qui occorrerà che la Eco Enna Servizi provveda, urgentemente, ad installare gli appositi contenitori.

Tutto questo rientra nella raccolta differenziata che a fatica la città di Enna sta tentando di portare avanti.

Il cittadino va educato e soprattutto informato giornalmente su come differenziare i suoi rifiuti; senza una adeguata informazione si rischia di vanificare il lavoro fatto in questi mesi.

Manuela Acqua

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