Il Taccuino

"Calati iuncu ca passa la china"

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"Calati iuncu ca passa la china", con questo antico detto popolare si potrebbe facilmente descrivere lo stato dei partiti in provincia di Enna alla luce delle prossime elezioni amministrative del 10 giugno, all'indomani della scadenza dei termini per il deposito delle liste e delle candidature alla carica di sindaco. Ma andiamo con ordine. Innanzi tutto i comuni che andranno al voto che sono un buon numero (sette) e tra questi troviamo entità territoriali di un certo spessore in termini di abitanti, a cominciare da Piazza Armerina, seguita da Leonforte e Troina. A questi grossi centri della provincia di Enna si aggiungono, poi, Gagliano C.to, Catenanuova, Assoro e Cerami. Il riferimento al vecchio motto della saggezza popolare, invece, sorge spontaneo allorquando, scorrendo nomi e simboli delle liste presentate, ci si rende conto che siamo ormai in piena terza Repubblica. Una Repubblica dove i partiti tradizionali che abbiamo imparato a conoscere nel corso delle prime due sono praticamente scomparsi. Non c'è traccia, ad esempio, del Partito Democratico che, anche in realtà di un certo spessore politico, oltre che demografico, non solo non presenta il simbolo ma i suoi dirigenti e candidati si presentano agli elettori distribuiti in una serie di liste civiche diverse, arrivando al paradosso che, almeno per quanto riguarda Piazza Armerina e Leonforte, più candidati sindaci ne possono rivendicare l'appartenenza. O meglio. Potrebbero rivendicarne l'appartenenza se il farlo non fosse ritenuto dagli stessi candidati e dai loro sostenitori oltremodo penalizzante. Stesso ragionamento vale per ciò che resta di Forza Italia che, fatto salvo Piazza Armerina, preferisce anch'essa mimetizzarsi all'interno di liste civiche, complice anche il sistema maggioritario imperante alle amministrative. Unica eccezione il Movimento Cinque Stelle che, da vero attore protagonista di questa fantasmagorica terza Repubblica, si presenta con il proprio simbolo in quasi tutti i Comuni con la sola eccezione – per quanto riguarda i Comuni più grandi – di Troina dove, probabilmente a causa della frattura aperta all'interno del meet up  ha preferito accodarsi ad una lista civica che si pone il proibitivo obiettivo di scalzare dalla poltrona l'attuale primo cittadino Fabio Venezia. Ma ci sono altri segnali degni di nota che evidenziano un malessere complessivo della politica locale, a cominciare dal "caso" Catenanuova, dove ai nastri di partenza si è presentato un unico candidato a sindaco che, a questo punto, dovrà sperare che almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto si rechi alle urne per essere eletto.

Massimo Castagna