Il Taccuino

Ma i rifiuti sono i sacchetti della spazzatura o l'intera classe politica?

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Negli ultimi giorni il clima politico cittadino si sta letteralmente surriscaldando non tanto per la concomitante campagna elettorale per le elezioni politiche che, anzi non appassiona praticamente nessuno, nemmeno gli addetti ai lavori, ma per quella che potremmo definire la guerra dei rifiuti, anzi per meglio dire l'ultimo atto di una guerra che dura ormai da anni. Parliamo di ultimo atto perché dopo lo psicodramma dell'ultima assemblea della Società di Regolazione Rifiuti presieduta dal Sindaco di Nissoria, Armando Glorioso, nel corso della quale lo stesso Glorioso si è ritrovato in ampissima minoranza su un tema di vitale importanza come la tariffa per il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Cozzo Vuturo che dovrebbe finalmente riaprire i battenti, ma soprattutto dopo le dimissioni dei commissari liquidatori della Società Enna Euno (ATO Rifiuti) il punto di non ritorno sembra sempre più vicino.

Punto di ritorno che è, evidentemente, fissato nell'avvio delle procedure per il fallimento della stessa Enna Euno, allorquando l'assemblea dei soci fissata per il 7 marzo, anziché nominare i nuovi liquidatori potrebbe votare l'istanza di fallimento. Ma cosa accadrebbe in questo caso? Nessuno può prevederlo con certezza ma, quasi certamente, i lavoratori che non sono ancora transitati  alla SRR e, da questa, alle Società che gestiscono il servizio nei singoli comuni della provincia, verranno licenziati mentre, allo stesso tempo, verrà avviata una ricognizione della massa debitoria (che voci non confermate vorrebbero aggirarsi attorno ai 150milioni di euro e forse più) e soprattutto il curatore fallimentare se dovesse rilevare situazioni penalmente rilevanti non potrà fare altro che trasferire gli atti alla Procura della Repubblica.

A tutto ciò si aggiunga poi che, una volta definita la massa debitoria, dovranno essere i soci, cioè i Comuni, a ripianarla in base alle quote di partecipazione della Società. In poche parole tutti i comuni della nostra provincia saranno destinati al dissesto finanziario mentre una consistente parte dei lavoratori, per la maggior parte amministrativi e tecnici, di cui nessuno da tempo vuol farsi carico, andranno a casa.

Certo se tutti gli attori di questa triste vicenda, mettessero per un momento da parte le lotte personali, si potrebbe tentare di trovare una soluzione che quantomeno possa salvaguardare i lavoratori a rischio licenziamento. Sarebbe davvero saggio in un territorio dove non si capisce più nulla e tutti sono contro tutti.

In attesa che questo triste destino si compia, una parte della classe politica, ovvero quella che è stata protagonista di questa tragica stagione della dissennata gestione del sistema rifiuti, tenta disperatamente di rimandare l'appuntamento con la resa dei conti, magari tentando una strenua difesa del Presidente della SRR, Glorioso che, tuttavia ha anche recentemente subito un attacco proveniente degli assessori in quota centro destra che governano la città di Enna assieme al Sindaco Dipietro che di Glorioso è ormai diventato l'avversario più temuto, soprattutto dopo la vicenda che ha visto il Sindaco di Nissoria indagato per la vicenda della mancata consegna al Comune di Enna dei Centri Comunali di Raccolta.

Ma in questa guerra c'è anche una battaglia parallela che si sta combattendo tra le varie fazioni del PD ed, in particolare, tra i renziani che sostengono Dipietro e il suo disegno di gestione dei rifiuti staccato dal modello ATO e la vecchia guardia guidata dall'ex sindaco Garofalo, che rimprovera al primo cittadino ennese l'aumento dei costi a carico dei cittadini che questo nuovo sistema ha generato. Un braccio di ferro fatto di accuse e contro accuse che, ne siamo certi, non lascia presagire nulla di buono per un partito che sembra essere arrivato al capolinea. In attesa della sentenza elettorale del 4 marzo che probabilmente sconvolgerà tutto il sistema politico provinciale, non ci resta che continuare ad assistere da spettatori interessati alla prossima battaglia della guerra dei rifiuti.

Un caos totale dove è difficile capire se i rifiuti sono i sacchetti della spazzatura o l'intera classe politica.

Massimo Castagna