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Giovedì, 05 Ottobre 2023

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Dopo la riapertura delle scuole a settembre, il passo successivo nell'organizzazione scolastica è il rinnovo degli O.O.C.C. declinati in ogni ordine e grado di istruzione pubblica.pexels max fischer 5212345

Per molti si tratta solo di adempiere a degli obblighi previsti dalla legislazione, per alcuni, invece, significa ancora realizzare quelle forme di partecipazione e democrazia tanto utili quanto necessari per una sana gestione della scuola pubblica italiana. A mancare agli appuntamenti elettorali sono spesso le famiglie, soprattutto nella scuola secondaria di secondo grado, forse perchè si avverte una certa stanchezza dovuta alla disillusione: può darsi! In ogni caso è un momento di contatto, di incontro tra il mondo dentro e quello fuori dalla scuola; per questo motivo forse potrebbe essere utile ripercorrere brevemente i passi che hanno portato all' attuale organizzazione degli Organi Collegiali negli Istituti Scolastici.

Gli Organi Collegiali della scuola, se si esclude il Collegio dei Docenti, prevedono sempre la rappresentanza dei genitori, essi infatti sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra scuola e territorio, in un contatto significativo con le dinamiche sociali.

Si tratta, pertanto, organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello territoriale e di singolo istituto; sono composti da rappresentanti delle varie componenti interessate e si dividono in organi collegiali territoriali e organi collegiali scolastici. Partiamo da un brevissimo excursus della legislazione scolastica: il primo passo di capitale importanza è rappresentato dai "decreti delegati", approvati nel 1974, che introducono nella vita della scuola una rappresentanza dei genitori, del personale ATA (Amministrativo, Tecnico, Ausiliario) e degli studenti (solo nella scuola superiore). Successivamente dal decreto legislativo nº 297 del 1994 e dal successivo decreto legislativo nº 233 del 30 giugno 1999 che li articola in tre livelli: organi collegiali centrali, regionali e locali. Con l'autonomia scolastica gli organi collegiali hanno acquisito un ruolo più importante, e si è attribuito ai genitori una maggiore centralità con la loro rappresentanza in tutti gli organi collegiali, escluso il solo Collegio dei Docenti come precedentemente detto.

Se vale sempre il detto che "la scuola è palestra di vita", l'impegno di tutte le componenti, soprattutto degli studenti negli ordini di istruzione superiore, ma anche dei più piccoli almeno per alcuni aspetti, può significare abituare tutti alla comprensione dei meccanismi di democrazia, alla partecipazione come affermazione della propria libertà e cautela delle libertà collettive, al sistema della comunicazione inter pares e non, alla critica costruttiva per un migliore funzionamento della macchina organizzativa che sottende ad ogni istituzione scolastica.

Quali sono gli Organi Collegiali della scuola italiana, a partire dalla Scuola dell'Infanzia:

Consiglio di intersezione

Nella scuola dell’Infanzia: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle sezioni interessate; presiede il Dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di interclasse

Nella scuola Primaria: tutti i docenti e un rappresentante dei genitori per ciascuna delle classi interessate; presiede il Dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di classe

Nella Secondaria di primo grado: tutti i docenti della classe e quattro rappresentanti dei genitori; presiede il Dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Nella Secondaria di secondo grado: tutti i docenti della classe, due rappresentanti dei genitori e due rappresentanti degli studenti; presiede il Dirigente scolastico o un docente, facente parte del consiglio, da lui delegato.

Consiglio di circolo

Il Consiglio di circolo, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il Dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario e 8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il Dirigente scolastico; il consiglio di circolo è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il Dirigente scolastico, che la presiede, e il direttore dei servizi generali e amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.

Consiglio d’Istituto

Nella Secondaria di primo grado: il Consiglio di Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 6 dei genitori degli alunni, il Dirigente scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario,8 rappresentanti dei genitori degli alunni, il dirigente scolastico; il consiglio d’Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni.

La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da 2 genitori. Di diritto ne fanno parte il D.S ( Dirigente Scolastico), che la presiede, e il D.S.G.A. (Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi )che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.

Nella Secondaria di secondo grado: il Consiglio di Istituto, nelle scuole con popolazione scolastica fino a 500 alunni, è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 3 dei genitori degli alunni, 3 degli alunni, il Dirigente Scolastico; nelle scuole con popolazione scolastica superiore a 500 alunni è costituito da 19 componenti, di cui 8 rappresentanti del personale docente, 2 rappresentanti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 4 dei genitori degli alunni, 4 degli alunni, il Dirigente Scolastico; il Consiglio d’Istituto è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente. Di diritto ne fanno parte il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa.

Compiti e mansioni

Il Consiglio di intersezione, quello di interclasse e di classe, hanno il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione nonché quello di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni. Fra le mansioni del Consiglio di classe rientra anche quello relativo ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. Il Consiglio di circolo o di istituto elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola; delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al consiglio l’adozione del regolamento interno del circolo o dell’istituto, l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione del circolo o dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonchè allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di intersezione, di interclasse, e di classe, ha potere deliberante sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l’autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare, adotta il Piano dell’offerta formativa( P.O.F./P.T.O.F nella versione triennale) elaborato dal Collegio dei docenti. Inoltre, il Consiglio di circolo o di istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di intersezione, di interclasse o di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo, del circolo o dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici.

La Giunta esecutiva

La Giunta esecutiva prepara i lavori del consiglio di circolo o di istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del consiglio stesso, e cura l’esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell’1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di circolo/istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un’apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori.

Nella relazione, su cui il consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell’anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l’utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell’offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario.

Infine, molto brevemente la Consulta Giovanile (a cui si dedicherà più spazio in un prossimo articolo) è un organo consultivo del Consiglio Comunale e della Giunta Comunale che presenta proposte di delibera inerenti alle tematiche giovanili.

Silvana Castagna

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