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Giovedì, 21 Settembre 2023

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Cani e gatti sono sempre più presenti nelle abaitazioni degli italiani, ma quando si vive in condominio è necessario rispettare alcunecane e gatto regole.

Quando abitiamo in un contesto condominiale, dobbiamo essere rispettosi dello spazio condiviso con gli altri, un’attenzione che deve necessariamente aumentare quando lo spazio comune è utilizzato anche dai nostri animali.

Per queste ragioni, esistono una serie di regole di convivenza civile utili al benessere di tutti: persone e animali.

Il proprietario o il custode dell’animale ha sempre un obbligo di vigilanza sul comportamento del proprio pet, soprattutto nelle aree comuni,affinché non si verifichino episodi che possano danneggiare altre persone, animali o cose. Per questo motivo, anche in condominio e nelle aree verdi di pertinenza,non è consentito lasciar libero il proprio cane, tantomeno senza sorveglianza alcuna, ma è necessario accompagnare il proprio animale al guinzaglio(di lunghezza non superiore a 1,5 metri) e portare sempre con sé la museruola.Un’altra buona norma di comportamento, che segue l’obbligo di vigilanza sul proprio animale, consiste nel mantenere pulito lo spazio comune dalle deiezioni.È obbligatorio raccogliere le deiezioni del proprio animale e mantenere puliti gli spazi comuni, per tutelare l’igiene pubblica e il decoro dei luoghi. Il mancato rispetto di questa semplice regola potrebbe portare a spiacevoli conseguenze legali. La più importante novità di legge in ambito condominale in relazione agli animali domestici è che nessun regolamento condominiale può vietare al condomino di tenere un animale domestico nel proprio appartamento. L'unico caso in cui è possibile vietare la detenzione di animali domestici è quando il condomino è in un appartamento in affitto.Questo chiaramente però riguarda il contratto tra inquilino e proprietario, e non il condominio. Quando in un condominio vivono anche degli animali domestici, le lamentele più frequenti riguardano i rumori e gli odori. E' chiaro che un cane che abbaia sempre quando è solo in casa può infastidire i vicini, così come gli odori che si producono inevitabilmente se il padrone non si cura sufficientemente della pulizia dell'animale e dei suoi accessori.
Il proprietario può essere denunciato per omessa custodia e di conseguenza sanzionato.
In caso di odori intollerabili, i vicini di casa possono ricorrere al giudice. Molte lamentele riguardano poi i cani che abbaiano. Il cane si esprime abbaiando, pretendere quindi che questo non accada mai è impossibile ed anche ingiusto. Una sentenza del 2006 ha addirittura sancito il "diritto esistenziale" dei cani di abbaiare. Esistono però altre sentenze che indicano il proprietario dell'animale come responsabile del disturbo che il proprio cane arreca agli altri abbaiando.
In conclusione possiamo dire che per una pacifica convivenza tra animali domestici e condomini è indispensabile che il regolamento condominiale venga rispettato e che si cerchi sempre di essere tolleranti e rispettosi degli altri: in questo chiaramente la correttezza ed il buon senso dei proprietari di animali domestici è fondamentale.

Amministratore Anna Cacciato

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