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Martedì, 19 Marzo 2024

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A Milazzo, in provincia di Messina, sulla sommità meridionale della penisola di Capo Milazzo, si erge il complesso fortificato più grande della Sicilia: il castello di Milazzo, detto anche “Cittadella Fortificata” o “Città Murata”.Castello Paesaggio

L'intero complesso occupa una superficie di 7 ettari, di cui 12.000 m² occupati da edifici e sovrasta il borgo antico della città.

La costruzione della cittadella, da attribuirsi alla posizione strategica della penisola di Capo Milazzo, ha origini antichissime e ha avuto nel corso dei secoli diverse funzioni in relazione alle necessità delle popolazioni che hanno dominato la zona.

Da insediamento del Neolitico (attestato dalla presenza di una necropoli) a insediamento greco (VIII-VII sec a.C.) e romano (VII sec a.C.-V sec d.C.), il luogo ha subito la dominazione bizantina (V-IX sec), ha funto da primitiva fortificazione araba (829-1602), per poi passare sotto la dominazione normanna, sveva, angioina, aragonese e spagnola.

Dal XVI secolo fu Borgo antico di Milazzo derivato dall'ingrandimento della primitiva Città Murata. Dal '700 fu piazzaforte austriaca, inglese, ultimo baluardo borbonico e, dal 1880, carcere giudiziario.

Il sito è oggi monumento nazionale e oggetto di campagne di restauro.

Ogni dominazione ha lasciato valide testimonianze, che rendono oggi il complesso di particolare interesse.

Al suo interno, “il Bastione di Santa Maria prende il nome dalla vecchia chiesa matrice che venne in parte abbattuta per costruirlo. Ha una pianta semicircolare e serviva a difesa della parte meridionale della città fortificata. Il Bastione fa parte della cinta spagnola, ed era anche denominato 'delle tre porte'. L’inizio della costruzione può datarsi al 1525; tra il 1607 e il 1608 per motivi militari viene realizzata la copertura del bastione.
La Porta di Santa Maria si apre nel muro cinquecentesco e prende il nome dall’omonima chiesa vicina. Sopra l’arco, due aperture verticali ormai chiuse, servivano a manovrare un ponte levatoio su un fossato asciutto. Nella volta della galleria che attraversa la 'Cinta spagnola', sono presenti due aperture circolari che davano ai soldati la possibilità di gettare dall’alto materiali per la difesa
Il Rivellino della Fonderia. Costruzione della fine della prima metà del 1600 probabilmente su progetto di Pietro Novelli, era dotato di postazioni di fucileria aggiunte successivamente e difendeva il lato sud-ovest della cittadella. Al suo interno si trova la Fonderia, dove avveniva la fusione di munizioni per armi da fuoco di ogni calibro

Il Bastione delle Isole, chiamato anche 'delle sette porte', rappresentava il baluardo di difesa nord della cittadella e fu progettato da Antonio Ferramolino; esso è costituito da locali ai quali si accede attraverso un portico più tardo, addossato alla cinta.

All’interno di quest’area si snoda la galleria di contromina, un cunicolo che serviva ad intercettare e neutralizzare eventuali passaggi (mine) scavati dagli assedianti per accedere all’interno delle mura.

Il Rivellino di San Giovanni, a pianta pentagonale, è una costruzione che risale alla fine della prima metà del 1600, probabilmente su progetto di Pietro Novelli, nasce quale avamposto difensivo. L’atrio interno presenta cinque arcate nella parte ovest e alcuni pilastrini di rinforzo nelle altre pareti e serviva come ricovero per munizioni ed armati. Il rivellino era collegato alla cittadella tramite un ponte di legno”1.

 

1 https://www.comune.milazzo.me.it/castello-di-milazzo/

Foto di Mosaicoeventi - Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=83395221

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