L’agopuntura è un antichissimo metodo di cura cinese caratterizzato dall’infissione di sottilissimi aghi di materiale metallico, sterili e monouso, a livello dello strato superficiale cutaneo.
La pratica si diffuse secoli fa (le sue origini sono probabilmente antecedenti al 2.500 a.C.) in molte parti dell'Asia; essa è inclusa nel corpo teorico-pratico della medicina tradizionale cinese, di cui costituisce una delle sue 5 componenti (insieme a dieta, fitoterapia, massoterapia e le ginnastiche psicofisiche quali Qi Gong e Tai Chi).
Riconosciuta dall'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), la pratica risulta utile nei seguenti casi:
- Terapia del dolore;
- Disturbi neurologici;
- Disturbi di pertinenza otorinolaringoiatrica;
- Disturbi dermatologici;
- Disturbi polmonari;
- Disturbi digestivi;
- Disordini ematologici;
- Disturbi dell’apparato urogenitale;
- Disturbi cardiovascolari;
- Disturbi ginecologici.
La pratica è molto sicura, dal momento che gli effetti collaterali sono pochissimi e poco gravi.
L'inserzione di aghi in specifici punti del corpo umano ha il fine di promuovere la salute e il benessere dell'individuo. Secondo la medicina tradizionale cinese, stimolando questi punti si possono correggere gli squilibri nel flusso del qi (l'energia interna del corpo umano) attraverso i canali principali di energia conosciuti come "meridiani".
Secondo le teorie degli agopunturisti esisterebbero dodici canali principali, che si estendono verticalmente, bilateralmente e simmetricamente; ogni canale corrisponderebbe e si connetterebbe internamente ad ognuno dei dodici zang fu (organi).
In Italia, per Legge, solo i Medici possono praticare l’Agopuntura. Il possesso di un Diploma riconosciuto dalla Federazione Italiana delle Società di Agopuntura (FISA) è una garanzia di serietà nella formazione del Medico che pratica l’Agopuntura, così come l’iscrizione agli appositi Registri dei Medici Agopuntuori istituiti dagli Ordini dei Medici in alcune Province Italiane.
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