Archeologia e Culture Antiche

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Estesa per circa nove ettari, l'area che racchiude il complesso archeologico di Santa Venera al Pozzo è posta su un'altura verdeggiante, sita a pochi chilometri dal mare, nel comune di Aci Catena, in provincia di Catania.santa venera area archeologica

Fu grazie alla presenza di sorgenti d'acqua – con proprietà termali – che avvennero i primi insediamenti sul posto, avvenuti sin dal tardo Eneolitico.

Sul luogo sono state rinvenute statuette fittili di Demetra e Kore, rispettivamente dea della fertilità e dea della natura, risalenti al V secolo a.C.

A testimoniare la presenza greca sono inoltre i resti della “Casa del pithos”, edificio sacro del IV sec. a.C., che giaceva a ridosso di un corso d'acqua, oggi prosciugato. Al suo interno è stato rinvenuto un pithos, nel quale venivca convogliata l'acqua del torrente attraverso una tubazione di terracotta.

L'area archeologica presenta inoltre testimonianze di insediamenti di età romana, identificate con Acium, centro abitato nel quale era presente l'imponente edificio termale (datato tra I e IV sec. a.C.), all'interno del quale i viaggiatori di età imperiale romana erano soliti sostare e trarre giovamento dalle proprietà terapeutiche delle acque.

Alle sorgenti termali veniva inoltre attribuita una certa sacralità: ne è testimonianza un tempietto romano costruito nei pressi della sorgente (Capo Mulini), di cui rimane oggi il podio.

Il complesso subì numerosi rifacimenti nel corso dei secoli e venne riutilizzato come luogo di cura e lazzaretto.

La presenza di una villa rustica, costruita in prossimità delle terme e della strada sui resti murari dell’abitato di epoca greco-ellenistica, indicherebbe che questa facesse parte di un esteso latifondo.

La stessa villa, dalla fine del III fino al V secolo d.C., venne utilizzata come stabilimento di tipo industriale dedito alla produzione di vasellame di uso comune e laterizi da costruzione e constava di 37 ambienti e tre fornaci.

In epoca medievale fu edificata la chiesa di Santa Venera, santa legata alle miracolose guarigioni delle acque termali. Le straordinarie proprietà curative delle acque portarono in seguito alla costruzione – nella parte orientale delle terme – dello Spedale di Santa Venera.

La chiesa (attestata nel XII secolo e tutt’ora esistente) venne intitolata a Santa Venera nel XIV, come si legge nel Privilegio di Re Martino e della Regina Maria del 30 settembre 1397.

Il luogo conobbe una fama tale da far istituire – da Alfonso il Magnanimo – una “fiera franca” nel 1422, che si tenne per circa 200 anni.

Dal 1873 le vasche delle terme vennero considerate dannose per la salute pubblica, perché poco igieniche e le acque, e demolite nel 1895; le acque vennero poi convogliate nel moderno impianto delle Terme di Acireale.

Fonte e immagine: Regione Siciliana - https://parchiarcheologici.regione.sicilia.it/catania-valle-aci/siti-archeologici/area-archeologica-santa-venera-al-pozzo-acicatena/

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