A circa 40 km da Siracusa si trova una località naturalistico-archeologica comprendete le necropoli rupestri di Pantalica.
Il nome Pantalica deriva dall'arabo “buntarigah”, che significa “grotte”, data la presenza di molteplici grotte di origine naturale e artificiali. Il sito è uno dei più importanti luoghi protostorici siciliani, utile per comprendere il momento di passaggio dall'età del bronzo all'età del ferro in Sicilia.
Le necropoli di Pantalica costituiscono uno tra i più antichi esempi di architettura funeraria rupestre e l'intero sito, insieme alla città di Siracusa, è stato insignito del titolo di Patrimonio dell'umanità da parte dell'UNESCO, per l'alto profilo storico, archeologico, speleologico e paesaggistico.
Come si legge dal sito dell'Unesco, “Dal ritrovamento di una costruzione megalitica, l'Anaktoron, o Palazzo del Principe, e si è ipotizzato che Pantalica fosse uno stato indigeno espressione della civiltà sicula precedente alla colonizzazione greca. Con la crescente influenza di Siracusa, l’insediamento e la necropoli di Pantalica vennero abbandonati. Durante la dominazione bizantina, il sistema della necropoli venne ripopolato e sfruttato per formare dei villaggi rupestri, in cui alcune delle tombe furono ampliate e divennero abitazioni, mentre altre furono destinate a chiesa od oratorio. In seguito, l’area di Pantalica ritornò ad essere disabitata” (https://www.unesco.it/it/PatrimonioMondiale/Detail/144).
La necropoli è scavata nella roccia, a strapiombo sul canyon, e contiene oltre 5.000 tombe risalenti al periodo tra il XIII secolo e il VII secolo a.C. Le tombe si estendono lungo uno sperone per 1200 metri da nord-est a sud-ovest e per 500 metri da nord-ovest a sud-est.
All'interno del sito, si distinguono diverse necropoli:
- la necropoli sud-ovest o di Filiporto, composta da un migliaio di tombe appartenenti all'ultima fase della città (IX-VIII secolo a.C.);
- la necropoli di Nord-Ovest, una delle più antiche della zona (XII-XI secolo a.C.);
- la necropoli della Cavetta del IX-VIII secolo a.C. con la presenza di abitazioni bizantine;
- la necropoli Nord, la più vasta e la più fitta e risale al XII-XI secolo a.C.;
- la necropoli Sud del IX-VIII secolo a.C.;
- la necropoli di San Martino, tra le più interessanti: composta da tombe a tholos di epoca preistorica e delle catacombe bizantine: l'Ipogeo di Dionisio e la Grotta di Sant'Anna. Il primo risale al IV-V secolo d.C.
Una straordinaria testimonianza del susseguirsi di popolazioni e culture diverse che hanno popolato la zona nel corso dei millenni, contribuendo a rendere ancora più fitta e interessante la storia della splendida isola che è la Sicilia.
Foto di Pitero Columba - fonte, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=52377761