La Confartigianato Imprese di Enna vede favorevolmente la reintroduzione delle province in Sicilia come possibile nuovo strumento di sviluppo organizzato del territorio. Ne abbiamo parlato con Peter Barreca presidente di Confartigianato.
- Come vede la prossima reintroduzione delle Province in Sicilia?
“La spending review adottata dieci anni fa, nel caso delle Province, ha dato i suoi frutti: la necessità di fare dietrofront! Lo pseudo risparmio di quando venne assunta la decisione lo paghiamo oggi con gli interessi. Tuttavia, meglio tardi che mai. La reintroduzione delle Province in Sicilia significa riaccendere i riflettori sui singoli territori che necessitano di politiche mirate considerata la loro specificità. Confidiamo in una lineare e rapida approvazione del DL”.
- Dalla cancellazione delle province, dieci anni, fa, il territorio ennese è stato uno dei più penalizzati?
“Il nostro territorio è diventato la succursale di bacini più vasti e con esigenze totalmente differenti. I nostri uffici sono stati svuotati rendendo difficile poter usufruire di servizi basilari. La carenza di personale, la mancanza di un interlocutore diretto, ha sicuramente penalizzato l’intero tessuto. Questo il quadro visto con gli occhi sia del cittadino, che dell’Impresa. I fondi del PNRR adesso rappresentano un’occasione per poter ridare carburante alla macchina provinciale che speriamo non vadano sprecati, diversamente il danno continuerà a persistere”
- Occorrerà comunque una nuova organizzazione. Non crede?
“Occorrerà un nuovo e diverso approccio fatto di strategie comuni e risolutive dal punto di vista pratico. Purtroppo, ad oggi, abbiamo molti punti di domanda e poche risposte. Brancoliamo nel buio cosmico. Con la reintroduzione delle Province, si spera che essa assolverà al proprio compito ossia quello di guida e coordinamento dell’istanze che provengono dagli attori del territorio ed in particolare dal mondo dell’imprenditoria, tessendo una fitta rete che possa supportare il peso di un’economia e di un assetto sociale oggi precario”.
- E le Imprese? Come bisognerà incentivarle?
“Le Imprese sono il cuore pulsante del nostro Paese. Eppure, una realtà come la nostra è caratterizzata da costanti infarti multipli. In pochi hanno l’ardire – e direi anche a buona ragione- di lanciarsi nell’imprenditoria considerato lo scarso feedback. Chi possiede un’attività strutturata fa fatica, chi è ancora considerabile come start up decide di raggiungere altri lidi. Questo trend va assolutamente invertito e ciò sarà possibile solo quando si darà vita ad una riorganizzazione con alla base il dialogo ed il confronto”.
Massimo Castagna
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