“Il decreto firmato ieri dal Governo per Lukoil è un passo importante per mettere in sicurezza un asset economico importante per l’area e per l’intera Sicilia. Vigileremo sulla sua attuazione ma chiediamo al contempo alla Regione di fare la sua parte anche per la risoluzione del problema ancora aperto del depuratore consortile”. Lo affermano in una nota congiunta i segretari della Filctem Cgil Sicilia e della Filctem di Siracusa, Giacomo Rota e Fiorenzo Amato.
Il sindacato ricorda di avere chiesto ripetutamente, dall’apertura della crisi, l’intervento dello Stato anche con manifestazioni di piazza, l’ultima delle quali lo scorso 18 novembre. “Si è temuto per la sorte dei 1.000 lavoratori diretti e dei 2.500 dell’indotto- sostengono, una chiusura dell’impianto avrebbe peraltro destabilizzato l’intero petrolchimico, che occupa 10 mila persone, e il mercato connesso considerato che nell’area si raffina un quarto del greggio lavorato in Italia. Il decreto per il superamento dell’emergenza ci conforta – concludono Rota e Amato- ferma restando l’urgenza di interventi per rilancio complessivo dell’area industriale di Siracusa considerando il permanere della prospettiva della transizione energetica ed ecologica. Si tratta di adottare provvedimenti che assicurino certezze e una prospettiva occupazionale alle migliaia di lavoratori interessati e di rilancio economico dell’area. In questo senso sia il governo nazionale che quello regionale, una volta superata l’emergenza- concludono Rota e Amato- devono fare la propria parte ”.
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