Fornivano informazioni riservate a imprenditori del settore recupero crediti, per agevolare le operazioni di riscossione. Sono stati denunciati a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere, corruzione, accesso abusivo alle banche dati, rivelazione e utilizzazione di segreto d’ufficio, nonché responsabilità amministrativa degli enti dipendente dagli anzidetti reati. Si tratta di due funzionari dell'Inps, e di un impiegato di un comune della Sardegna. Le operazioni sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Palermo su ordine del Gip, ed hanno interessato una organizzazione che aveva ramificazioni, non solo in Sicilia, ma anche in Sardegna, Emilia Romagna e Campania. Dopo un ricorso al Tribunale del Riesame da parte della procura sono stati emessi gli arresti domiciliari nei confronti di un imprenditore di Riccione e l’interdizione dall’esercizio di attività imprenditoriale per sei mesi per l’amministratore di fatto della società palermitana. Con lo stesso provvedimento è scattato il sequestro preventivo nei confronti di tre aziende di recupero crediti e la disponibilità finanziarie per un valore di oltre 77 mila euro, che sarebbe pari al profitto dell’ipotizzata corruzione. L’esecuzione delle misure è sospesa fino al momento in cui la decisione diverrà definitiva.I dati servivano ai tra funzionari per accedere ad informazioni riservate, e l'indagine ha confermato che sarebbero stati oltre 8oo gli accessi dei tre su circa 6000 nominativi, interessati dal recupero crediti. In particolare i militari avrebbero accertato che sarebbero stati versati dagli imprenditori al funzionario circa 17 mila euro, frutto della corruzione.
Palermo - 16 indagati per corruzione e accesso illegale a banche dati
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