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Giovedì, 30 Marzo 2023

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Identificare nuovi target farmacologici per migliorare il trattamento nella pratica clinica nel campo dei disturbi cognitivi e delle malattie neurodegenerative.thumbnail Studenti e altri esperti del settore

Su questo tema si sono confrontati ieri, nella “Sala Lazzati” della Cittadella dell’IRCCS dell’Oasi di Troina, numerosi specialisti e ricercatori del settore. In particolar modo – nel corso dell’incontro dal titolo “Drug discovery e ricerca traslazionale nelle demenze” organizzato dall’IRCCS di Troina e dall’Università di Catania e destinato agli studenti dei corsi di laurea in Farmacia e Chimica e tecnologia farmaceutiche – gli esperti hanno approfondito come, negli ultimi anni, lo sviluppo delle neuroscienze abbia progressivamente contribuito a chiarire le basi neurobiologiche delle demenze ed in particolare della malattia di Alzheimer.

«È indispensabile favorire la possibile integrazione tra processi di drug discovery e ricerca traslazionale nell’area delle demenze – ha spiegato il prof. Filippo Caraci, docente di Farmacologia del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute e delegato del Rettore al Trasferimento Tecnologico e rapporti con le imprese-Ambito bio-medico dell’Università di Catania -. La ricerca farmacologica è progressivamente cambiata e nuovi approcci sono oggi disponibili nei processi di “drug discovery” e “drug delivery”, ovvero sviluppo e veicolazione dei farmaci e, inoltre, al fine di consentire lo sviluppo di nuove molecole in grado di interferire direttamente con i processi patogenetici propri delle demenze. Proprio quest’ultimi processi rappresentano, per gli specialisti, una tappa essenziale per l’identificazione di nuovi target farmacologici e lo sviluppo di farmaci con innovativi meccanismi d’azione in grado di poter esercitare un’azione neuroprotettiva ed una maggiore efficacia clinica nelle demenze».

«Negli ultimi anni, soprattutto con la pandemia, la ricerca ha subito enormi cambiamenti ed è sempre più crescente l’esigenza di essere supportati da ciò che viene definita la “Medicina Traslazionale” che si basa sulla capacità di trasferire in modo rapido nuove conoscenze dalla scienza di base a quella biomedica, in modo da generare applicazioni diagnostiche e terapeutiche avanzate offrendo nel contempo nuovi strumenti di indagine» hanno aggiunto il Direttore del Dipartimento di Scienze del Farmaco e della Salute dell’ateneo catanese, prof. Rosario Pignatello insieme con il Direttore scientifico dell’Oasi di Troina Raffaele Ferri.

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