Enna invecchia con i giovani che scappano per cercare una occupazione degna di questo nome. E di questo fenomeno ci si rende conto facilmente basta dare un'occhiata alla gente che continua a vivere nei nostri territori. I giovani trentenni, ma anche i quarantenni e i cinquantenni, sono merce rara e rappresentano i livelli di età più prolifici. Le comunità ennesi sono imbottite di sessantenni e giù di lì. Un fenomeno che indica la povertà di una comunità del presente e del futuro. Le pensioni non portano prospettiva o ricchezza ma sostegno e di pari passo il conteggio delle nascite segna il passo; le scuole iscrivono sempre meno alunni e studenti e perdono l'autonomia. Meno residenti vuole anche dire servizi accorciati, investimenti diminuiti e attrattività del territorio che si ritira. Da dove ripartire per dare slancio alle montagne della Sicilia interna? Lo abbiamo chiesto all'onorevole Luisa Lantieri, Fi, vicepresidente dell'Ars.
“Il momento è assolutamente preoccupante – dice la parlamentare regionale - e per questo dobbiamo pensare a interventi diversificati e mirati. Il territorio ennese ha bisogno di una Sanità che faccia passi in avanti in merito, per esempio, all'assistenza agli anziani. Dobbiamo pensare alla gestione del prossimo futuro e non possiamo non porci questo problema”.
- Ma la Sanità in provincia ha bisogno anche di altro?
“Sicuramente, ma il problema del numero degli anziani privi di assistenza è crescente e bisogna affrontarlo nel più breve tempo possibile. È indubbio poi che dobbiamo puntare sulla qualità. Un percorso che è stato già intrapreso e che deve trovare il suo culmine con la realizzazione del Policlinico Universitario.”
- E qui nascono i problemi per via delle aspettative di altre provincie?
“Il Policlinico deve nascere ad Enna perchè il territorio propone ben due sedi universitarie con facoltà di Medicina. In altre provincie esistono si i corsi di laurea ma dell'università di Palermo. Ad Enna c'è la Kore con una entusiasmante attività accademica, ma c'è anche una bellissima esperienza la, Dunarea de Jos ateneo rumeno, che ci collega quotidianamente con le esperienze di altre parti d'Europa. Infine non dimentico l'ormai storica eccellenza che promana l'Oasi di Troina.”
- In effetti c'è tanto ma ci vorrebbe ancora di più?
“E su questo bisogna lavorare. La recente pandemia ha detto chiaro e tondo che la Sanità deve essere presente anche nei piccoli centri, deve essere prossima. I piccoli ospedali hanno una loro funzione ben precisa in questo senso e devono diventare delle piccole eccellenze. Sono particolarmente necessari nell'Ennese dove la conformità del territorio e una viabilità indecente allungano le distanze”.
- C'è bisogno di più Sanità ma per risollevare il territorio non basta?
“Ne sono certa. Da anni lavoro sulle Zes, Zone Economiche Speciali, che danno vero sviluppo al nostro territorio. Oggi sono una certezza. I fondi del Pnrr possono contribuire a ridare slancio e occupazione in particolare ai nostri giovani tecnici. Il momento è oltremodo delicato e difficile da affrontare ma abbiamo per le mani delle opportunità davvero interessanti che possono cambiare il volto al territorio.”
“È la sfida – conclude Luisa Lantieri - per la nostra classe dirigente, ridare slancio al territorio e riportare a casa i nostri giovani. Per questo sto lavorando.”
Paolo Di Marco
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