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Mercoledì, 04 Ottobre 2023

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Il centro-destra vince ovunque tranne che nella provincia di Enna. I risultati ancora non sono totalmente ufficiali, nei varidi maggio comuni della provincia di Enna dove si è andati al voto, ma è inequivocabile una netta vittoria del PD. Su nove comuni, dove si rinnovava la carica di sindaco con relativo consiglio comunale, sette sono andati al Pd o centro-sinistra, se vogliamo valutare in toto la coalizione, uno al centro-destra, dove la sinistra era presente con due candidati e mezzo quindi totalmente spaccati, e l'unico comune dove era previsto l'eventuale ballottaggio, sarà necessaria un'altra chiamata alle urne per decidere il nuovo sindaco nella città dei mosaici ma in ogni caso sarà una battaglia tutta interna al centro-destra. A Barrafranca, grosso comune della provincia, addirittura il centro-destra arriva ultimo preceduto dai due candidati di sinistra. Le cause di questa sonora sconfitta sono tante. Sicuramente hanno dato un grande input lo storico Sen Crisafulli, l'emergente On. Venezia e il loro partito fortemente radicato e strutturato nel territorio. Avra' fatto la sua parte anche la mancanza di una cabina di regia nel centro-destra. Difficile che la sola On. Lantieri, segretaria prov. FI, potesse farsi carico di una situazione cosi precaria nella provincia di Enna come coalizione che governa a livello nazionale e regionale. Gli altri partiti di centro-destra? FdI con il suo segretario provinciale, unico sindaco uscente dell'universo a non ricandidarsi, e questo la dice lunga, è un partito, in contro tendenza con lo share nazionale, da costruire. La nuova DC fa i suoi primi passi riuscendo ad avere anche qualche risultato degno di nota, come del resto Mpa. Gli altri o non esistono o sono quasi inconsistenti. Credo che una attenta analisi vada fatta nel centro-destra a partire anche da FI, che dopo il grande risultato nelle recenti regionali, ha avuto risultati scadenti, escluso a Piazza Armerina, e non poteva essere diversamente. Aspettiamo quindi l'esito del ballottaggio a Piazza Armerina e poi sarebbe quanto minimo opportuno riorganizzare il centro-destra ennese anche in funzione delle future elezioni provinciali che verosimilmente si terranno nel giugno del 2024.

Gaetano Di Maggio

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