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Venerdì, 09 Giugno 2023

 

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La realizzazione del nuovo Policlinico Universitario – che è una struttura a funzione mista, sia sanitaria pubblica che didattica universitaria - è strettamente correlato alla nascita, allafotoColaleo2022 crescita e al completamento dei corsi di laurea in Medicina presso il polo universitario di Enna e questa sua natura è un elemento prezioso di cui tenere conto nel dibattito accesissimo, con toni quasi da derby calcistico, che sta imperversando in questi mesi nell’opinione pubblica dell’entroterra siciliano.

Un elemento che è quasi banale – il nascere per completare un’offerta didattica, ma che è stato fin troppo relegato sullo sfondo, laddove in tanti, forse eccedendo, hanno dibattuto sulle possibilità ed opportunità derivanti dal Policlinico per strutture, investimenti, salute: quasi che, per dircela tutta, la scelta del luogo destinato a divenire Policlinico Universitario avrebbe comportato l’arricchimento di una rete ospedaliera e, quasi per contrappasso, l’indebolimento di un’altra.

Questa impostazione è profondamente sbagliata.

Innanzitutto, perché trasferisce sul piano del diritto allo studio le giuste preoccupazioni della politica e dei cittadini per la difesa del proprio diritto alla salute. Un interscambio che non può, né dovrebbe, di per sé, avere confronto né spazio: ho provato ad immaginare polemiche del genere in altri poli universitari, in altre città della Sicilia; ho provato ad immaginare le liti sul perché e sul come adibire un edificio o un altro a luogo destinato alla didattica universitaria; ma è rimasta la mia sensazione di straniamento, perché in nessun modo fare una cosa significa necessariamente strozzarne un’altra.

E poi perché è una guerra tra poveri.

Questa polemica non funziona, rischia di divenire campanilistica, se non elettoralistica, ed è fuorviante, se non controproducente nelle sue applicazioni pratiche per tutti gli attori in campo: non solo non pone la giusta attenzione sul diritto alla salute e sulla garanzia del mantenimento dei livelli di tutela ed assistenza – che dovrebbe vederci compatti a difesa dell’entroterra - ma scarica, in maniera inopportuna, sugli studenti, del tutto incolpevoli, le speranze e le aspettative della politica nel suo complesso.

Per come la vedo io, il luogo naturale e più sensato per la realizzazione del Policlinico è Enna, perché è qui che è necessario – tanto da rendere vivo questo dibattito - procedere all’integrazione della didattica universitaria in una struttura sanitaria (d’altra parte, l’eccellente S. Elia di Caltanissetta è già da tempo, come più volte detto, nelle condizioni di integrare l’offerta dell’Università di Palermo e della sua sede decentrata). Ed è sempre qui che il percorso di integrazione è già in corso: già da un mese, ASP di Enna ed Università Kore hanno comunicato di aver raggiunto un accordo per la clinicizzazione dei reparti.

Questo però non significa,  né può significare, accettare un indebolimento del diritto alla salute.

Seppur diverso dal tema didattico, rimane comunque centrale quello delle strutture ospedaliere della Sicilia Centrale: dobbiamo difendere le nostre strutture – e tra queste sicuramente il S.Elia, collaborare con i presidi sul territorio, sostenerci a vicenda, al fine di rendere la tutela sanitaria effettiva, efficiente, efficace. Senza timore di contraddizione, perché Policlinico e strutture possono e devono coesistere; e dire il contrario, sarebbe come affermare che a Palermo o Catania esistano solo i policlinici. Non solo non è vero, ma ci sono molti altri e ulteriori centri di eccellenza. E come succede lì, non c’è motivo né ragione che non possa e debba succedere – uniti e collaborando – anche da noi.

Peraltro, e concludo, c'è un punto che nessuno tiene in considerazione: il fatto che il Policlinico venga istituito ad Enna non impedisce la creazione di protocolli d'intesa anche con altri nosocomi del centro Sicilia. Come ci insegnano le esperienze delle altre ASP, anche l'apertura dei corsi di specializzazione  - che credo prima o poi avverrà - comporterà un aumento degli studenti tale da dover per forza di cose utilizzare più ospedali e viene da sé che più strutture potranno beneficiare della vitalità ed attenzione che la nascita del Policlinico porterà con sé inevitabilmente.

Le prospettive ci sono, importante è vederle assieme.

Lillo Colaleo

Membro Assemblea Regionale PD Siciliano

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