Innanzitutto, faccio appello ai partiti rappresentati nel consiglio comunale di Enna ad una maggiore sensibilità sul tema, invitandoli ad abbandonare il clima teso e a fare quella politica al servizio del bene comune dei cittadini.
Rivolgendo poi lo sguardo all'ente Acqua Enna, sottolineo come sia necessario prima di procedere al distacco dei contatori, accertarsi delle esigenze economiche e familiari dell' utente moroso ( figli minori, presenza di disabili, persone anziane.) con l'ufficio del servizio sociale del comune. Sicchè l'acqua e' un bene pubblico e primario per tutti i cittadini, nel rispetto delle leggi e regolamenti vigenti, e principalmente nel buon senso di chi e' preposto a gestire tale servizio, è necessario,oltre che previsto, che almeno un quantitativo minimo giornaliero per l'utente moroso sia comunque erogato. E' vero che ci sono alcune possibilità' di aiuto per chi ha difficolta' economiche e l' Adiconsum guarda con favore all'istituzione di un tavolo di concertazione tra il comune di Enna e la società Acqua Enna, ma fa presente che potrebbero partecipare anche le Associazioni dei consumatori riconosciute dalla Regione Sicilia. E a tale proposito, l'Adiconsum sarebbe pronta ad essere parte attiva.
Inoltre perchè non pensare a una proposta solidale, istutuendo magari un fondo gestito dal comune di Enna o dall'Ente gestore Acqua Enna, dove volontariamente cittadini ennesi, associazioni, ordini professionali, etc, possano versare un contributo in denaro che servirebbe a venire incontro al pagamento delle bollette degli utenti meno abbienti e/o si trovano in condizioni di difficoltà economica.
Giuseppe Di Luca
Adiconsum Cisl di Enna
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