Sarà il giornalista Giuseppe Leonelli con il suo libro “Si può fare. Geotrans, storia di un’azienda confiscata alla mafia”, il prossimo protagonista di “60 e non li dimostra”, ciclo di appuntamenti online proposti dalla libreria Zacco di via Vittorio Emanuele 423 per festeggiare i primi 60 anni di vita della storica libreria del Cassaro di Palermo.
Un libro che si fa immergere nel mondo dei beni confiscati alla mafia, enorme patrimonio di ricchezze accumulato dai clan mafiosi attraverso le loro attività e che, grazie alla legge 109 del 1996 approvata a seguito di una proposta d’iniziativa popolare voluta da Libera e al loro riutilizzo sociale, sono restituiti alla comunità.
In realtà, in Italia nove aziende confiscate alle mafie su dieci falliscono. Difficilmente si sente parlare di gestione virtuosa durante la gestione dei commissari incaricati della gestione dei beni confiscati e, soprattutto, si dimentica spesso di analizzare proprio questi casi per poter capire come sia possibile rispristinare la legalità pur rimanendo all’interno delle logiche di mercato in cui si muovo le aziende.
La storia dell’azienda di trasporti catanese Geotrans è eccezionale per questo, perché dimostra che è possibile spezzare lo schema in base al quale la fine più probabile di un’azienda tolta alla criminalità organizzata è la chiusura.
La storia della Geotrans la racconta il giornalista Giuseppe Leonelli che, attraverso un’accurata ricostruzione dei fatti dalla primavera del 2014 ad oggi, una serie di interviste ai protagonisti di questa vicenda e un’analisi a più largo respiro dedicata all’economia siciliana e all’economia di mafia, offre un coinvolgente racconto di coraggio e di riscatto sociale nel suo libro “Si può fare - Geotrans, storia di un’azienda confiscata alla mafia”. Il libro è anche uno spaccato di quella piaga che ha fatto dell'Italia un Paese meno libero e meno sovrano.
Il libro sarà presentato alle 18 di venerdì 2 aprile in diretta dalla pagina Facebook della Libreria Zacco (https://www.facebook.com/libreriazacco).