Il webinar recentemente organizzato da Mondosanità in collaborazione con Motore Sanità, dal titolo “Parto con sorriso e parto indolore. Differenze e rischio clinico”, ha portato alla luce i problemi – in primis la carenza di anestesisti – che spesso non permettono la messa in pratica delle due opportunità di approccio al travaglio senza dolore.
Nell'analizzare le best practices in essere a proposito di parto indolore e "Parto con sorriso", Mondosanità rende chiara la differenza tra le due pratiche: il parto indolore viene effettuato tramite l'anestesia epidurale e prevede la presenza dell'anestesista; il “Parto con sorriso” è invece una tecnica meno invasiva e allo stempo efficace, poco diffusa in Italia, ma molto utilizzata nei paesi anglosassoni, che consiste nell'inalazione di gas analgesico che può essere somministrato serenamente in un ambiente ospedaliero, come avviene dai dentisti e dagli odontoiatri.
“Proverei ad effettuare un’attività di sostegno non solo per il parto indolore, che prevede la presenza di professionisti quali gli anestesisti, ma soprattutto la espansione della pratica “Parto con il sorriso” che non richiede la presenza degli anestesisti, ma che riesce a dare il medesimo risultato facendo godere alla mamma quelle che sono le sensazioni del parto. È importante riuscire a sostenere una pratica positiva e tutti dobbiamo farcene carico” ha spiegato Carmelo Pullara, Vice Presidente VI Commissione Salute Regione Siciliana.
“C’è anche una terza corrente di pensiero che è quella del parto naturale in cui la donna viene coinvolta fin dall’inizio e c’è la necessità dell’assistenza one to one” aggiunge Elsa Viora, Presidente AOGOI (Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani), già Direttore SSD Ecografia Ostetricia Ginecologica e Diagnosi Prenatale Ospedale Ostetrico Ginecologico S.Anna, Torino. “È un percorso che va concordato con la donna prima. L’obiettivo è offrire alle donne un percorso nascita che risponda alle sue esigenze al fine di arrivare in sala parto nella condizione migliore”.
G.Garlisi